HEDENBERGITE

L'hedenbergite, il cui nome deriva dal nome del chimico Svedese Anders Ludvig (Ludwig) Hedenberg, è un pirosseno presente in numerose rocce metamorfiche, soprattutto in rocce di contatto e negli skarn. Si rinviene talvolta anche in alcune rocce ignee. L’hedenbergite (termine ricco in Fe) costituisce un’importante soluzione solida all’interno del gruppo dei pirosseni, assieme al diopside e all’augite Dona forza e permette di attraversare le emozioni disturbanti, accumulate nel passato e di trasformarle in spinta costruttiva.

HEULANDITE

L'heulandite fu per la prima volta riconosciuta separata dalla stilbite da August Breithaupt nel 1818, e da lui chiamata "euzeolite" (che significa "splendida zeolite"); in maniera indipendente, nel 1822, H. J. Brooke arrivò allo stesso risultato, dando però il nome di heulandite, dal collezionista di minerali Henry Heuland (1778-1856). L'heulandite, come la stilbite e le altre zeoliti, si ritrova come minerale di origine secondaria nelle cavità delle rocce basaltiche, ed occasionalmente in rocce metamorfiche, sedimentarie e in filoni metalliferi.

L’heulandite aiuta a superare momenti di stress, dolore e cambiamento. Aiuta a superare relazioni o situazioni limitanti attraverso la trasformazione dei sentimenti più esplosivi. Dona sicurezza e capacità di affrontare le situazioni che richiedono un intervento pratico.

HOWLITE

Appartiene alla classe dei borati ed è stata descritta per la prima volta da Henry How nel 1868. Sono molto rari i cristalli trasparenti. Venne scoperta in Canada ma oggi le principali fonti si trovano a Los Angeles e in California. Molto importanti anche le fonti in Marmara e in Turchia.

Lavora su ossa e denti e permette di integrare le memorie irrisolte degli avi. Dona tranquillità e stabilità interiore, forza e sicurezza